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domenica 29 agosto 2010

Merantau Warrior : La Tigre Indonesiana

Titolo originale: Merantau
Nazione: Indonesia
Anno: 2009
Genere: Azione
Durata: 108'
Regia: Gareth Evans
Cast: Iko Uwais, Sisca Jessica, Christine Hakim, Mads Koudal, Yusuf Aulia, Alex Abbad, Yayan Ruhian, Laurent Buson

Lingua:  Inglese e Indonesiano










Trama: 

A Minangkabau, a ovest di Sumatera, Yuda è un esperto praticante di Silat Harimau nelle preparazioni finale per cominciare il suo “Merantau”, un rito centenario di passaggio che deve essere fatto dai giovani uomini della comunità che devono lasciare le comodità del loro villaggio e farsi un nome per se stessi nella città di Jakarta.



Una serie di eventi lasciano Yuda senza casa e incerto sul suo futuro, un'occasione per cambiare la sua situazione avviene quando difende l'orfana Astri, l'ultima vittima di un'organizzazione europea sul traffico d'organi guidata da uno psicotico, Ratger e il suo braccio destro Luc. Con Ratger ferito nella confusione che cerca la sua “merce” e la sua vendetta di sangue, l'introduzione alla città di Yuda diventa un battesimo di fuoco ed è costretto a scappare con Astri e il suo fratellino Adit, mentre i protettori e i gangster che abitano le strade notturne li inseguono ad ogni passo. Yuda non avrà altra scelta che affrontare i suoi assalitori.


Commento :

Questa volta si vola fino in Indonesia a Jakarta per la precisione. Nella tradizione Minangkabau, ogni bambino maschio un giorno deve lasciare famiglia e luogo di nascita per intraprendere il viaggio alla ricerca di se stesso. Affrontare prove per diventare uomo: Merantau! Trama semplice ma efficace per la tigre indonesiana Iko Uwais esperto di Silat Harimau (arte marziale tra le più potenti) che non delude per nulla. Esteticamente simile al buon Tony Jaa (OngBak) non solo nel protagonista è un film meno spettacolare ma comunque da fomento! Promosso.


Pro.
Uno dei pochi film se non l'unico conosciuto con il Silat Harimau
Finale che non ti Aspetti.

Contro.
Simile nella caratterizzazione a Ong Bak.
Trama non Originale.

 


Silat

Storia: Il Silat è una arte marziale Indonesiana - Malese di cui abbiamo tracce già dal sedicesimo secolo DC. Questa arte marziale si è sempre sviluppata in clandestinità, e non ama la pubblicità o trasformazioni agonistiche. E' un'arte di combattimento reale ed essenziale, creata sui cambi di battaglia e nelle strade. Attualmente esistono più di 200 stili diversi di questa arte, che si differenziano parecchio l'uno dall'altro. Rimane difficile trovare maesti dello stile "vecchio" dove i bersagli principalmente sono i punti deboli e di solito vietati dalle arti marziali agonistiche. Attualemente questa arte è molto sviluppata nell'arcipelago Indonesiano.


Tecnica: Il Silat è una arte marziale particolare, che si distacca dalle arti marziali classiche per alcuni principi strategici. Sono analizzati in questa arte movimenti estremamente raccolti del corpo (famosa è la scomoda posizione del Cobra) da essere definiti quasi "seduti" Strategia per raccogliere le forze tipo una molla. Il combattimento è spesso considerato contro più aggressori, quindi oltre ad atterrare è importante rendere velocemente inabile l'avversario.


La lotta a terra è ancora più spietata del Brazilian Jujitsu, anzi, colpire le articolazioni dell'avversario atterrato è un classico di questa arte. I punti deboli come gola, genitali e occhi sono i punti principali su cui dirigere i propri colpi.


Esistono poi principi come "l'incollarsi" all'avversario, per impedirne le azioni di attacco, o tempestare l'avversario di colpi legger ma concatenati per smorzarne la sicurezza e aggressività. Molto importanti sono gli sbilanciamenti dell'avversario, lo sfruttare forze opposte, lo studio dell'equilibrio e di come infrangerlo con strategie precise.


Il Silat è un sistema completo di abbattimento dell'avversario, che non lascia spazio a nessuna coreografia o compiacimento estetico. Esistono anche forme per apprendere questa arte in modo meccanico, ma la pratica della lotta rimane la base di questa arte reale di combattimento. (fonte Andromeda)

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